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Giuseppe


"...Carla è la persona che tiene vivi i miei sogni e io combatto accanto a lei la sua malattia, affinchè non le faccia perdere le emozioni..."


 

Sono Giuseppe, il ragazzo di Carla da circa sei anni. Purtroppo in questo periodo siamo distanti per via della malattia di cui soffre, si tratta di anoressia nervosa.

Affrontare questa malattia è molto complicato, ci vuole tanta forza, tanto coraggio e soprattutto tanto amore.

Ho conosciuto Carla quando era già malata in forma lieve, ma anche quando è peggiorata il nostro rapporto non è cambiato, anche se Carla non è sempre rimasta quella meravigliosa persona dal grande cuore, sempre presente per gli altri; purtroppo sono cambiate le distanze dovute ai ricoveri.

Dicono che questa malattia modifica le persone, a volte le costringe a mentire, ma questo tra di noi non è mai avvenuto, forse il nostro amore è stato più forte della malattia; il nostro rapporto è sempre stato basato sulla sincerità reciproca, certo, ci sono state delle discussioni come in tutti i rapporti ma il vero valore è sempre rimasto intatto.

La mia ragazza è sempre stata una persona solare, purtroppo con la malattia si è chiusa, tende ad isolarsi, la vedo più spenta, più preoccupata.

Carla è la persona che tiene vivi i miei sogni e io combatto accanto a lei la sua malattia, affinchè non le faccia perdere le emozioni.


Nonostante l’anoressia cerchi di spegnere i suoi sogni, assieme riusciamo a sognare in grande, vorremmo aprire una clinica per la cura degli animali che lei ama tantissimo, oppure un agriturismo; di sogni ne abbiamo tanti ed anche la speranza di realizzarli insieme.

Prima di conoscere Carla avevo sentito parlare dei Disturbi del comportamento alimentare ma non avevo mai approfondito l’argomento e, come sempre accade, finchè non la vivi sulla tua pelle non ti rendi conto di quanto sia dolorosa.

Purtroppo esiste ancora poca conoscenza nei confronti di questa malattia, viene affrontata ancora con poca serietà, viene considerata come un capriccio, come voler apparire in modo diverso, voler essere più belle, più magre: non viene considerata una vera malattia.

Le persone non riescono a concepire che dietro a tutto questo c’è un profondo malessere interiore. Sono convinto che si debba fare molto di più per sensibilizzare, specialmente all’interno delle scuole parlandone e coinvolgendo persone che l’hanno vissuta in prima persona, portare testimonianze dirette, che sono quelle di maggior efficacia. Purtroppo è ancora un tabù ed è necessario sfatarlo, sovente nel momento in cui si associa il disturbo alimentare ad un problema mentale subentra la paura e le persone spesso si allontanano.

Noi abbiamo degli amici veri con i quali siamo in ottimi rapporti ma con loro non si parla mai della malattia, cerco di tenere distinte le due cose perché so che non capirebbero.

Questa cosa l’ho sempre tenuta un po’ per me, proprio per evitare di creare situazioni imbarazzanti soprattutto per Carla, magari anche una parola sbagliata che potrebbe farla soffrire.

Nei confronti di questa malattia a volte mi sono sentito succube, ma devo dire che in alcuni momenti mi sono sentito anche più forte.

Un sentimento che ho provato è stata l’impotenza di non poter aiutare la persona che amo, quando ti senti le mani legate è una cosa dura da accettare perché io farei qualunque cosa per lei.

Tra di noi c’è un grande amore e sono certo che se si riesce a rimanere legati nei momenti difficili, quelli in cui si è messi a dura prova, si può sconfiggere ogni cosa.

Il Tempo talvolta lo vedo come un nemico perché il percorso di Carla necessita di tempo e a volte spaventa perché non sai quando finirà tutto questo. Io ho tanta fiducia in Carla e nella sua guarigione e questa fiducia mi dà la possibilità di affrontare il tempo con più serenità.

Conosco l’anima di Carla, lei è una persona tenace dal carattere forte e sono certa che potrà uscirne.

Purtroppo nonostante la sua forza , questa malattia a volte l’ha fatta sentire inadeguata, fragile e non all’altezza, è capitato a volte anche nei miei confronti e penso che questa cosa sia assolutamente priva di senso.

Le persone che soffrono di anoressia in realtà hanno fame di attenzioni, hanno necessità di essere capite, hanno bisogno di sentirsi amate.

A Carla vorrei dire che la amo moltissimo e vorrei che fosse sempre con me, che riuscisse a sconfiggere quel demone che la fa soffrire e che io le sarò sempre accanto.




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